Padiglione per l'Infanzia
Concorso Internazionale di Progettazione, Milano 2013
Il progetto proposto per il “Padiglione Infanzia”, da realizzarsi nell’area di intervento del Programma Integrato di Intervento Garibaldi-Repubblica è in primo luogo una parte integrante del Giardino Pubblico “La Biblioteca degli Alberi”. Sebbene il padiglione sia protetto e contenga un servizio specifico per i bambini disabili e le loro famiglie, il suo progetto vuole essere l’occasione per completare il disegno complessivo del Giardino, facendo ricorso a elementi e materiali tradizionalmente usati negli spazi verdi pubblici milanesi (cancellate, siepi, specie arboree, arredi) e realizzando un elemento fortemente riconoscibile, nonostante la posizione defilata rispetto ai principali flussi. In questi termini il padiglione non intende solo soddisfare le esigenze dei suoi primi destinatari ma vuole avere una valenza urbana per la forma iconica e giocosa della sua porzione più visibile, capace di funzionare come un segnale della presenza di questo delicato servizio.
Il padiglione si presenta, come richiesto dal Bando, come un hortus conclusus, uno spazio verde suddiviso in una serie di patii in cui particolare attenzione è data alla continuità tra spazi interni ed esterni. La soluzione adottata articola la pianta del piano terra in una serie di ambienti di forma regolare, rettangolare o trapezoidale, definiti dai muri perimetrali, dalla spina centrale del padiglione e dai muri divisori: la separazione tra interno e esterno è affidata a vetrate che percettivamente la riducono al minimo, con l’obiettivo al contrario di stabilire una continuità visiva e di uso tra patii e stanze interne. Si accede al padiglione da un primo patio che funziona da filtro con le aree del parco. Da qui si entra nel primo ambiente chiuso, dove si trovano le strutture di accoglienza, le scale e l’ascensore per il piano superiore e da cui si entra negli altri ambienti interni che si dislocano a destra e a sinistra del corridoio centrale di distribuzione. Tutti i quattro laboratori (due di 50 mq di cui uno con lavatoi e due di 30 di cui uno oscurabile, per un totale di 270mq di superficie lorda a piano terra) si affacciano sui loro rispettivi patii completando idealmente in questo modo il loro spazio di pertinenza e sfruttando di conseguenza tutta l’area disponibile del lotto. Ogni stanza interna ha in questo modo il suo “doppio” esterno. Qui, nelle stanze all’aperto, protette e all’occorrenza copribili con tende o strutture leggere, si possono estendere e praticare le attività che si svolgono all’interno. Nei patii sarà possibile utilizzare la vegetazione come strumento di regolazione bioclimatica con l’utilizzo di alberature a foglie caduche per il rinfrescamento estivo, che vadano a relazionarsi in maniera integrata con il sistema della “Biblioteca degli Alberi” e con il suo disegno, ricorrendo inoltre a integrare un sistema di recupero dell’acqua piovana. Le stanze e i patii presentano necessariamente una dimensione domestica dello spazio di cui i bambini e le loro famiglie possano appropriarsi. Fa da contraltare a questa condizione di domesticità la natura iconica e giocosa del profilo del piano superiore. La struttura del padiglione è composta da una serie di muri che scandiscono lo spazio esterno e interno con regolarità e continuità. Su questi muri è appoggiata, quasi sospesa o galleggiante, una sorta di “folie”, un oggetto architettonico che pur essendo di piccole dimensioni si presenta come un landmark e con la sua forma particolare richiama l’attenzione sul servizio che offre. Il piano superiore del padiglione, nonostante funzionalmente sia totalmente integrato al piano terra, appare come un oggetto distaccato, il segno distintivo del Padiglione dell’Infanzia, il suo logo. Il suo interno (230mq di superficie lorda) è organizzato in maniera molto semplice riprendendo l’impianto con il corridoio centrale del piano terra e soddisfacendo le richieste del bando con una sala per le famiglie dotata di piccola cucina, un laboratorio di 30mq, due uffici, una sala per il personale con relativo spogliatoio e servizi, il centro studi che affaccia su una piccola area verde). A questa semplicità planimetrica corrisponde una sezione più articolata che vede la presenza di alti cannocchiali conclusi con lucernari, i quali conferiscono alle forme volumetriche compatte e poco disperdenti degli ambienti una relazione inedita con il cielo e una qualità ambientale non comune che sfrutta la luce naturale per illuminare al meglio le stanze interne. Il padiglione in definitiva - con i suoi patii e l’articolazione di spazi interni ed esterni e la sua sezione - intende rispondere alle esigenze funzionali, di economicità, di sostenibilità, protezione e in qualche misura di domesticità degli ambienti perché siano adatti ad una utenza così delicata e allo stesso tempo rimarcare la propria presenza come oggetto riconoscibile del parco e parte integrante del suo disegno.