Measurements
Performance, Zadar, Hravtska, 2003
The project consists of a collective measurement of the urban space of the old historic center of Zadar. City residents are convened to participate as human measuring tools that operate by the positioning and distance of the participants, located in different configurations, choreographed through loudspeakers placed on the roof of various buildings. The successive performances are registered to mark a substantial coincidence between the city and its community, where public space is activated through the multiple events of its users. Ethnical differences, still vivid in post-Yugoslavia, are cancelled by the uniformity and repetition of the gestures.
Ci muoviamo in spazi che conosciamo
e attraversiamo abitualmente senza renderci conto delle loro proprietà
dimensionali: quanto sono larghi, profondi, lunghi. Il sistema metrico decimale
ha avuto il merito di fare ordine nel caos della moltitudine di pesi e misure,
semplificando le misurazioni con l’introduzione di codici condivisibili
perché oggettivamente determinati, ma anche con la conseguenza di annullare
un sistema di misurazione che si basava principalmente sul confronto tra parti
del corpo e distanze. Questo tipo di misurazione costringeva continuamente a
mettere il corpo in relazione con lo spazio e a farne in qualche modo esperienza.
Quante persone è la piazza? Quante persone è la passeggiata? Il
progetto si propone di misurare gli spazi pubblici di Zara provando a recuperare
il dato dell’esperienza e del corpo umano come unità di misura.
Non ci interessa sapere quanti metri, ma sperimentare a “quante persone”
quello spazio corrisponde, secondo tre configurazioni differenti - come nodi
di un reticolo, in fila o accostati gli uni agli altri.